Alessandro Tabarrini
Allievo a.a. 2010/2011 - testimonianza di settembre 2014
Posizione ricoperta: Rete Ferroviaria Italiana - Direzione Tecnica - Normativa, circolabilità ed analisi di rischio di sistema
Quanti ricordi e considerazioni sono affiorati alla mente mentre cercavo le parole per riassumere le esperienze vissute in questi ultimi anni, quanto mi hanno lasciato, ma soprattutto quanto mi hanno dato!
Sono sempre stato un tipo concreto che ama calarsi nella realtà delle cose e provare a migliorarla, per questo motivo ho scelto di frequentare la facoltà di Ingegneria, perché più di altre permette di apprendere concetti applicabili ai vari ambiti delle scienze. Sia durante il corso degli studi, che ho completato nel 2009, che subito dopo ho avuto la possibilità di sperimentare "sul campo" vari settori dell’ingegneria applicata: dall’intelligenza artificiale alla bio-ingegneria, passando per l’aerospazio e la robotica
Sono venuto a conoscenza del Master in “Ingegneria delle infrastrutture e dei sistemi ferroviari” quasi per caso, parlando con una persona che l’aveva frequentato e me ne aveva parlato molto bene, insomma il più classico dei passaparola! L’importanza delle aziende partner hanno fugato gli ultimi dubbi, quindi decisi di iscrivermi al test d’ingresso ed ottenni l’accesso all’edizione del 2011. Sapevo di aver avuto una grande occasione, ma non sapevo quanto fino a che non iniziai a frequentare i corsi, non ero un esperto di ferrovie ed è stato coinvolgente e sconvolgente comprendere giorno dopo giorno il complesso e affascinante sistema ferroviario e le sue tecniche, la gestione della circolazione dei treni, è stato appassionante scoprire che mondo di tecnologia ed innovazione c’è dietro ad un treno che corre sui binari! Questo entusiasmo è dovuto anche alla strutturazione del Master, l’alternanza delle lezioni teoriche alle visite è stimolante, così come l’avvicendamento dei docenti di estrazione universitaria e ferroviaria: questo ti permette di apprezzare l’applicazione dei concetti ingegneristici nella realtà ferroviaria.
Dopo il master si è aperta un’opportunità lavorativa in RFI, di cui sono dipendente dal 2012; l’azienda mi ha subito iscritto ad un programma di formazione per neoassunti, della durata di qualche mese, nel quale sono stati approfonditi concetti più pratici del mondo ferroviario, applicati alla realtà dei sistemi, delle tecniche e regolamenti presenti nella rete nazionale, per prepararmi al meglio all’ingresso vero e proprio a lavoro. In realtà il primo impatto con la società c’era già stato durante il Master, che prevedeva un periodo di circa due mesi di Stage, importantissimo per toccare con mano la realtà aziendale e venire a conoscenza dei meccanismi e procedure che regolano tutto l’ambiente.
La realtà lavorativa è stata piena di soddisfazioni, mi sono sentito subito integrato e valorizzato, sempre supervisionato ma con un livello di autonomia tale da pormi ogni giorno degli obiettivi sfidanti ma non irraggiungibili, sia nella gestione del lavoro, sia nei modi e contenuti per portarlo a compimento. Mi viene dato tutto l’appoggio professionale ed informativo che mi occorre. La cosa più bella è sentirsi valorizzato e considerato nel lavoro, anche in ruoli strategici, ad esempio ad oggi mi è stata data la possibilità di partecipare a dei gruppi di lavoro internazionali per la definizione e modifica di normativa comunitaria riguardante la sicurezza ferroviaria: essere messo in condizione di partecipare a questi tavoli, conoscere e confrontarsi con gli esperti delle altre ferrovie estere in giro per l’Europa, poter dire la mia e concorrere alla revisione dei regolamenti… in un certo senso è come rappresentare il mio paese! Tutto questo è bellissimo e mi rende orgoglioso e soddisfatto sia nella vita che nel lavoro!